Vincenzo Forchetti - Banda Musicale Casalanguida

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Vincenzo Forchetti

Almanacco del bandista


MAESTRO VINCENZO FORCHETTI

L’Almanacco del Bandista si veste d’autunno e torna per il quinto appuntamento.
In questo episodio narreremo del Maestro Vincenzo Forchetti, uno dei più noti musicisti e compositori del Paese della Banda.
Vincenzo Forchetti nasce a Casalanguida (CH) il 21 novembre 1872 da Donato e Carolina D’Alò.
Il colpo di fulmine con la musica avviene in tenera età, diviene infatti membro della Banda cittadina iniziando a suonare la tromba per poi passare ad altri strumenti a fiato. Qualche anno più tardi assumerà la direzione del complesso casalanguidese.
A cavallo tra l’800 e il ‘900, in un momento di repentini cambiamenti socio-culturali, consegue tre diplomi presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli (dove il 20.11.1914 consegue il titolo di “compimento superiore di pianoforte” ) e nelle prestigiose accademie filarmoniche di Bologna e Catania (ove resta fino al 1899), di cui non si hanno tracce poiché andati perduti durante la guerra.
Nel 1901 gli viene conferito un “Diploma di Socio Onorario” dove è riportato quanto segue:
Accademia Filarmonica Siciliana
Pietro Platania
DIPLOMA
“Questo Musicale Sodalizio, intento ai nobili fini dell’arte, a raggiungere i quali è sotto gli auspicii del Sommo Maestro Siciliano PIETRO PLATANIA il cui nome compendia un intiero programma, CON Deliberazione del 27 Ottobre 1901 ha conferito il titolo di Socio Fondatore Onorario con medaglia d’argento al Sig. Forchetti Vincenzo Prof. Musicista Distinto.
E’ certo che dall’opera illuminata ed indefessa del nuovo Eletto, tanto distinta e reputata, il sodalizio acquisterà lustro e decoro.
Dato in Palermo lì 26 novembre 1901 Reg. Al n.211 A.
Il Segretario (Firma Autografa) Il Presidente (Firma Autografa)
Dopo la direzione della Banda casalanguidese, è la volta dei complessi di Bomba (CH), Loreto Aprutino (PE), Leonessa (allora provincia de L’Aquila), Sarzano (Provincia di Rovigo) e Morrovalle (provincia di Macerata).
A quei tempi, in una rubrica chiamata “Figure Abruzzesi” un cronista lo descriveva così: “La sua intelligenza è acuta e limpida, la sua coscienza purissima. Modesto nella nascita, è aristocratico nelle manifestazione della sua attività individuale e sociale. Mai una volgarità, un eccesso, uno squilibrio: tutto è in lui euritmia e compostezza. (…)“Egli oggi è fuori dal suo paese natale: ma per tutto questo i migliori suoi concittadini lo ammirano, lo ricordano, lo amano.”
Nel 1906, a 34 anni, il Maestro Vincenzo Forchetti è alla guida del complesso di Bomba, in uno dei momenti più alti della sua carriera artistica. Si sposa a Castiglione Messer Marino il 10 maggio 1906 con Maria Giuseppa, dalla cui unione nasceranno Giovanni, Elsa, Fedora, Memena, Donato.
Proprio nell’estate di quell’anno avviene la storica tournée a Costantinopoli (odierna Istanbul, ove tornò anche nel 1911), che lo consegnerà alla leggenda popolare. In seguito alle esibizioni nell’Impero Ottomano ottiene la Bacchetta d’Oro. In quell’occasione suonano con la Banda di Bomba anche alcuni musicisti della natìa Casalanguida.
Da un periodico dell’epoca Stavros Papadopoulos, Direttore artistico del Jardin Municipal de Petits Champs (situato nell’odierna Istanbul), elogia, ringraziandolo, il Maestro Forchetti e il suo complesso bandistico per i brillanti concerti nella capitale dell’Impero Ottomano.
Si narra che si classifica primo in un concorso per Direttore di Banda a Porto S. Stefano (Provincia di Grosseto).
Parallelamente alla direzione di Bande, si dedica alla composizione di marce sinfoniche e militari (vi è traccia del certificato di deposito Siae una di esse intitolata “n.° 20 Marcia Sinfonica per Banda – inedita datata il 1° maggio 1950) e risultano altri depositi alla SIAE nel 1952.
Le partiture delle marce sono conservate negli archivi della RAI, dove furono a suo tempo trasmesse, e altre vennero donate a un suo ex allievo, Nicola Benvenuto, Maestro e Direttore della Banda Fenaroli di Lanciano e al Maestro Pietro Marincola, conosciuto al Conservatorio di Napoli.
Nel 1935 Vincenzo Forchetti pubblica un saggio intitolato: “Argomenti. I maestri di banda, in Bollettino dei musicisti, II, 11, 12, agosto-settembre 1935, p. 242.” , posseduto dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. In tale articolo il maestro Forchetti fa una disquisizione sul ruolo dei “Maestri di Banda” che “ hanno, naturalmente, un’importanza particolare, perché le bande adempiono ad una funzione insostituibile nella cultura musicale del popolo: dissodano il terreno, arano, gettano il primo seme in zolle che sono spesso eccezionalmente fertili”. Sempre nel medesimo articolo propone dei quesiti al Direttorio del Sindacato Musicisti per la tutela dei Maestri di banda, di cui scriverà anche in seguito.
Il 23 novembre 1936 partecipa alla commemorazione di Santa Cecilia a Morrovalle di Macerata con il complesso bandistico di Bomba, eseguendo le composizioni del Maestro Lauro Rossi.
Si ritira dalla scena pubblica nel 1937 presso la sua casa di San Vito Chietino (CH).
Nel 1938 Forchetti pubblica di nuovo un suo scritto intitolato “Problemi sindacali. Il limite di età nei concorsi per Direttore di banda, in Il musicista, V, 6, marzo 1938, pp. 102 – 103” posseduto dalla Biblioteca degli Intronati di Siena.
Nel 1939 ha fatto parte della commissione esaminatrice per gli esami di licenza e di diploma del Liceo Musicale “Luisa D’Annunzio” di Pescara insieme a Rachele Maragliano Mori e Vittorio Pepe in qualità di commissario tecnico.
E’ docente di armonia nel medesimo Liceo (divenuto l’attuale Conservatorio a partire dal 1°ottobre 1969).
Ha insegnato pianoforte e strumenti a fiato nella Sala di Musica di Morrovalle (Provincia di Macerata).
A strapiombo sul mare si gode il meritato riposo con la sua famiglia, ma continua comunque a comporre musica, per soddisfare le continue richieste dei suoi molteplici ammiratori, conservando comunque un filo invisibile con la sua Casalanguida, fino alla morte avvenuta il 26 settembre 1960 amorevolmente assistito dalla moglie Giuseppina e la figlia Fedora.
Le spoglie del Maestro Vincenzo Forchetti riposano nel cimitero comunale di San Vito Chietino (CH).
Alcune tracce dell’intensa carriera artistica del Maestro Forchetti sono custodite in un apposito fondo a suo nome presso l’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, ove sono presenti composizioni autografe, ritagli di giornale , titoli di merito e foto.
A cura di Lisa Pomilio, Rosalia Di Risio e Rodolfo D’Annunzio



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